I giovani, ostaggi della pandemia

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I giovani, ostaggi della pandemia

1.1 Disturbi alimentari

Ritenendolo un aspetto radicato delle tradizioni di un popolo, l’alimentazione è strettamente legata alla sua cultura: come il cibo definisce una cultura, così la cultura influenza il nostro modo di nutrirci. Oggi nella società occidentale viviamo un paradosso: si vive la cultura dell’abbondanza in quanto qualsiasi tipo di cibo è a disposizione ovunque e subito, ma vengono proposte come canone di bellezza fisica giovani donne sempre magre e giovani dal fisico con muscoli scolpiti.

Le malattie hanno da sempre rappresentato l’immagine della società incarnandone desideri e paure. Però da poco più di un decennio assistiamo ad un fenomeno abbastanza pericoloso e in continuo aumento: l’alimentazione sta perdendo il suo significato originario e si sta trasformando, in parte, in malattia; assistiamo all’aumento esponenziale di persone obese e alla diffusione dei “disturbi del comportamento alimentare “(DCA), l’anoressia e la bulimia nervosa sono i maggiori disturbi con le loro molte varianti e situazioni intermedie fra le due malattie. Perché’ sono vere e proprie malattie.

Sia l’anoressia che la bulimia non derivano da semplici “fissazioni “ma celano problematiche personali ed interpersonali molto complesse spesso collegate al passato della persona, come traumi infantili o problemi familiari. Quindi il cibo diventa la valvola di sfogo di una pressione interna insostenibile.

L’anoressia è prettamente un disturbo caratterizzato dal rifiuto quasi totale o totale del cibo, come nutrimento, e da una esasperata attenzione all’aspetto fisico e conseguentemente al peso corporeo. Le persone colpite da questa malattia possono arrivare a soglie di magrezza pericolose e/o molto pericolose per la salute, in quanto rischiano di procurare danni permanenti all’organismo e nei casi più gravi si può anche arrivare alla morte.

La bulimia non è caratterizzata dal rifiuto del cibo ma dalla sua eliminazione. Le persone con questa malattia tendono a fare grandi abbuffate di cibo per poi eliminarlo velocemente procurandosi il vomito, facendo esercizio fisico smisurato ed usando lassativi o diuretici. Quasi sempre la persona bulimica ha un peso normale, ma non per questo la malattia risulta meno pericolosa dell’anoressia. Infatti il continuo ricorso al procurato vomito, diuretici e lassativi porta a gravi squilibri all’interno dell’organismo.

Un’altra malattia ed anche la più diffusa, è l’obesità. Infatti si definisce obeso un soggetto con indice di massa corporea superiore a 30. Il primo errore che si commette spesso è che a riguardo di questo tipo di malattia, è il non considerarla malattia. Infatti raramente le persone obese risultano non presentare alcuni disturbi associati alla malattia come il diabete, aterosclerosi, malattie cardiovascolari. Un mito da sfatare è anche che si afferma che l’obesità è una malattia genetica, infatti si può solo parlare di predisposizione e non della trasmissione della malattia. Si evita quindi che un bambino possa sviluppare problemi di obesità crescendolo seguendo corrette abitudini alimentari e facendogli svolgere un’adeguata attività fisica.

Da queste malattie si può guarire con il sostegno e l’aiuto di un esperto di salute mentale, un medico e un nutrizionista che lavoreranno in squadra. Quindi viene curata la sfera personale e quella alimentare, che in questi disturbi sono una cosa sola. La guarigione è poi stimolata con la presenza fondamentale degli affetti e del sostegno dei famigliari e degli amici. Molti sono gli enti che si occupano della DCA, fornendo un valido aiuto anche ai familiari ed amici delle persone malate.